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SETTORE AGONISTICO

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L’idea di agonismo che cerchiamo di insegnare ai nostri allievi è fondata su diversi fattori tra loro connessi:

  • Allenamento specifico

  • Conoscenza ed esperienza del maestro

  • Lavoro quotidiano

  • Volontà di sacrificio

 

I processi che portano ad arrivare all'agonismo sono lenti e articolati finalizzati alla capacità dell’atleta di far fronte alle diverse situazioni e problematiche che incontra su questo cammino con sicurezza e decisione; Una condizione della mente ben lucida e consapevole e non uno stato ipnotico, una carica eccessiva da invasati o un impegno morale verso allenatore e società (genitori, amici ecc..).

Infine lo possiamo definire come la disposizione personale che permette di usare tutte le proprie risorse nel modo più consapevole, una condizione che l’atleta conosce perfettamente e padroneggia e non uno stato che può o deve essere stimolato dall'esterno.

 

Nei giovani, l’agonismo è parte integrante della loro crescita però non può mai essere prematuro, esasperato, carico di ansia e di obbligo di vincere.

L’agonismo sbagliato, infatti, è l’attività sportiva imposta a bambini e ragazzi, nel quale l’obiettivo è la sola vittoria ottenuta con qualsiasi mezzo e sotterfugio, dove si preparano gli atleti alla gara con sistemi che si utilizzano con gli adulti, dove si chiedono prestazioni superiori alle possibilità attuali senza curarsi di formare la persona, che è condizione essenziale per avere lo spirito completo nell'età adulta.

 

In quest’ottica è fondamentale che il giovane atleta impari questi piccoli suggerimenti che aiutano nella preparazione all'agonismo:

  • Distinzione tra vittoria e prestazione: entrambe sono importanti.

  • Essere consapevoli che dalle sconfitte si impara sempre qualche cosa e da esse bisogna ripartire.

  • Sapere fare sacrifici e fatica.

  • Saper porsi obiettivi che costituiscono i sogni e speranze negli atleti.

  • Essere consapevoli che l’agonismo ti porta a fare sacrifici non sapendo se essi si trasformeranno in urla di vittoria o scarsi applausi: resta il fatto che l’allievo stesso ha già vinto perché ha già accettato di mettersi in gioco.

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